Consulta dei Senatori del Regno
HomeNovitàComunicatila nostra StoriaCommissioni
ConvegniPubblicazioniIl ConsiglioVicoforteContatti
Famiglia RealeSuccessione Dinastica 
NOVITÀ

Lex et Libertas in Potestate Regis del Senatore Argenio Ferrari

Lex et Libertas in Potestate Regis del Senatore Argenio Ferrari - Bastogi 2021Una volta Argenio Ferrari domandò al Ministro della Real Casa Falcone Lucifero perché Umberto II nel 1981 non avesse commemorato i Mille Anni della Dinastia Sabauda.
Lucifero gli confidò che due anni prima il prof. Giuseppe Ugo Papi e altri esponenti della cultura italiana avevano proposto al Sovrano di celebrare l'evento.
Umberto II rispose che “non c'era nulla da festeggiare perché la Dinastia Sabauda si estingueva con lui”.
E' una delle tante “rivelazioni” contenute nell'importante volume di Argenio Ferrari Lex et Libertas in Potestate Regis, (Ed. BastogiLibri, Roma), trecento pagine fitte di documenti.
Oncologo di chiara fama, medico personale di Lucifero, militante da giovanissimo nel Partito democratico italiano di unità monarchica (una cui
lista presentò alle elezioni comunali di Colleferro), cooptato nella Consulta dei Senatori del Regno il 26 novembre 2011 con Luciano Garibaldi e Pietro Luca di Windegg, alto dirigente dell'Unione Monarchica Italiana (se ne dimise irrevocabilmente nel 2012), cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro per motu proprio di Umberto II e di altri Ordini, editore e direttore di “Voce monarchica”, Argenio Ferrari è tra le “memorie viventi” della galassia monarchica italiana.
Nelle sue pagine trova conferma l'esistenza delle “Memorie” di Vittorio Emanuele III, dattiloscritte in cinque copie, ma tuttora avvolte nel mistero.
Come il grande Giovanni Semerano, Domenico Giglio e altri monarchici fermamente contrari all'inabissamento del PDIUM nel Movimento sociale italiano (erede ideologico-partitico della RSI), operazione in perdita sul piano elettorale, storico e morale, Ferrari pubblica carte illuminanti, come la prova (pubblicata nella “Gazzetta Ufficiale” del 1° luglio 1946) che neppure De Gasperi osò rivendicare la legittimità della assunzione del potere di Capo dello Stato tra il 13 il 19 giugno 1946.
Di fondamentale rilievo, infine, è la “missione” da Ferrari additata ai monarchici tuttora attivi in Italia: non la “militanza partitica” ma l'impegno intellettuale perché “tanto più si fa cultura e si producono fatti culturali, tanto meglio si fa politica”.
Mentre le misure per il contenimento della pandemia non lasciano intravvedere per altri mesi la possibilità di riunioni “in presenza”, non per inerzia ma per doverosa prudenza, la Consulta è onorata di chiudere l'anno proponendo all'attenzione il volume del Collega Argenio Ferrari. Esso prelude al Centenario del 1922, che ci impegnerà nella riflessione sulla storia vera d'Italia. E' quanto si può fare.

Argenio Ferrari
Lex et Libertas in Potestate Regis
BastogiLibri, 2021
20,00 €



Indietro
Consulta dei Senatori del Regno