COMUNICATO STAMPA:
I
PRESIDENTI DEL SENATO E DELLA CAMERA METTONO A RISCHIO LO STATO
La Consulta dei Senatori
del Regno esprime profonda costernazione dinnanzi al fatto
che il
Presidente del Senato della Repubblica, dottor Pietro Grasso, abbia
dato il nome a una tra le molte liste in gara nelle elezioni del 4
marzo p.v.
La Consulta ricorda che ai sensi
dell'art. 86 della Costituzione “le funzioni del Presidente
della_Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono
esercitate
dal Presidente del Senato”.
Il decoro
istituzionale esclude quindi che il Presidente del Senato facccia da
attrazione di una tra le molte liste concorrenti alla spartizione di
seggi. Prima di farlo il senatore Grasso avrebbe dovuto dimettersi da
Presidente del Senato per non consentire che il suo nome venisse usato
in una campagna elettorale dai toni probabilmente accesi, con
inevitabili ripercussioni sui suoi compiti istituzionali. Al senatore
Grasso ricordiamo l'esempio luminoso del sen. Cesare Merzagora. Il
Presidente del Senato non è e non può essere “di parte”. E'
la
seconda carica dello Stato, per ogni emergenza prevista dalla
Costituzione.
L'art. 86 della Costituzione
aggiunge: “In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni
del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei
deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro
quindici giorni, salvo il maggiore termine previsto se le Camere sono
sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione”.
La Presidente della Camera, on. Laura Boldrini, a sua volta si è
pubblicamente ascritta a uno dei partiti in lizza nelle imminenti
elezioni.
La Repubblica mostra dunque
la sua gracilità non per carenza di norme ma per mancanza di decoro
istituzionale di due titolari di supreme cariche dello Stato, i
presidenti del Senato e della Camera dei deputati, che non hanno
sentito il dovere di astenersi dalla lizza elettorale e sono schierati
in un medesimo partito, per di più critico nei confronti del Governo in
carica, proprio mentre un numero crescente di elettori mostra fastidio
verso la confusione tra Istituzioni e “ludi cartacei”.
La Consulta dei Senatori del Regno auspica la massima partecipazione
dei cittadini alle urne in linea con il monito di Re Umberto II:
“Italia innanzi tutto”, riecheggiato nei recenti messaggi di S.A.R. il
Principe Amedeo di Savoia, Duca di Savoia, Capo della Real Casa, e
dello stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La
Consulta chiede però con fermezza che i Presidenti delle Camere siano
esempio di equilibrio. Con la loro condotta attuale, entrando nella
mischia, essi mettono a rischio lo Stato d'Italia, sofferto patrimonio
comune degli Italiani, al di là delle preferenze istituzionali.
Roma, 19 gennaio 2018
Aldo A.
Mola
Presidente
della Consulta dei Senatori del Regno |
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