L'estate
del 1943, ottant’anni fa, torna al centro
dell'attenzione in un convegno di studi a
Vicoforte (Cuneo), il 7 ottobre 2023, presente il
Principe Aimone di Savoia.
In poche settimane l'Italia voltò
pagina. La svolta fu decisa personalmente da
Vittorio Emanuele III. Il 25 luglio esercitando i
poteri della Corona sostituì al governo Benito
Mussolini con il Maresciallo Pietro Badoglio,
smantellò il regime fascista e puntò a uscire
dalla guerra. Con la “resa senza condizioni” (3
settembre) e il trasferimento da Roma a Brindisi
(9 settembre) il Re salvò la continuità dello
Stato, che però perse la piena sovranità. In gran
parte occupata dai tedeschi e per l'altra
sottoposta agli anglo-americani, l'Italia rimase
divisa tra Repubblica sociale, vassalla della
Germania, e il Regno, unico potere riconosciuto
legittimo dalle Nazioni Unite, avviate alla
vittoria.
Cobelligerante dal 13 ottobre, il governo del
Regno d'Italia riorganizzò le Forze armate e
l'amministrazione pubblica. Concorse a promuovere
la lotta di liberazione ma non ebbe la
collaborazione dei partiti, in massima parte
contrari al re e alla monarchia. Sottoposta a
pesanti bombardamenti, invasa, divisa in fazioni e
bersaglio di rivalse estere antiche e nuove,
l'Italia faticò a imboccare la via della riscossa.
Dal luglio 1943 al maggio 1945 il Paese visse i
tempi più tragici dall'unità.
Il 7 ottobre 2023, nella Casa Regina Montis
Regalis di Vicoforte (Cuneo) ne parlano, documenti
alla mano, storici di diverso orientamento, uniti
nella ricerca d'archivio: Giuseppe Catenacci,
presidente on. dell'Associazione ex Allievi della
Nunziatella, il col. Carlo Cadorna, i generali
Tullio Del Sette e Antonio Zerrillo, Aldo Ricci,
già sovrintendente dell'Archivio Centrale dello
Stato, i docenti Raffaella Canovi, GianPaolo
Ferraioli, Rossana Mondoni con Daniele Comero,
Massimo Nardini, Tito Lucrezio Rizzo, Gianpaolo
Romanato, Giorgio Sangiorgi. Con Gianni Rabbia
presiedono Alessandro Mella e Gianni S. Cuttica.
Coordina Aldo A. Mola.
Il convegno è promosso dall’Associazione di studi
storici Giovanni Giolitti e dall'Associazione di
studi sul Saluzzese con la adesione di enti e
istituti.
La scelta di Vicoforte non è casuale. Nel suo
Santuario dal 2017 riposano le spoglie di Vittorio
Emanuele III e della Regina Elena, traslate per
iniziativa della principessa Maria Gabriella di
Savoia, propiziata dal presidente della Repubblica
Sergio Mattarella.