Vicoforte
(Cuneo). Sabato 7 ottobre 2023, nell'ambito del
Convegno di studi su “L'estate di Vittorio
Emanuele III: dal 25 luglio al 13 ottobre
1943”, S.A.R. il Principe Aimone di Savoia,
accompagnato dal presidente della Consulta dei
Senatori del Regno prof. Aldo A. Mola, dai
Relatori e da ampio seguito, ha visitato le Tombe
di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena
nella Basilica di Vicoforte, accolto dal Rettore
don Francesco Darò. Il Capo di Casa Savoia, dopo
un momento di raccoglimento e di preghiera davanti
alle Tombe Reali, ha visitato il Santuario,
rimanendone colpito dalla bellezza e dal valore
storico.
Il Convegno, organizzato dalla Consulta dei
Senatori del Regno e dall’Associazione di Studi
Storici Giovanni Giolitti, è stato aperto dal
Sindaco di Vicoforte, Gian Pietro Gasco. Con
eccellenti saggi, i relatori hanno analizzato il
ruolo del Re dalla revoca di Mussolini e nomina
del nuovo governo, presieduto da Pietro Badoglio,
che su suo impulso avviò la defascistizzazione,
indispensabile per ottenere l'“indulgenza” degli
anglo-americani. Con la “resa senza condizioni” (3
settembre) Roma risultò militarmente indifendibile
perché gli anglo-americani avevano già deciso di
sbarcare a Salerno anziché nei pressi o a nord
della Capitale. Con il trasferimento a Brindisi,
via Pescara (9 settembre), un lembo d'Italia
libero da tedeschi (ormai nemici) e da vincitori,
il Re salvò la continuità dello Stato e ne
scongiurò la spartizione: sorte riservata alla
Germania, che la pagò per quasi mezzo secolo. In
gran parte occupata dai tedeschi e per l'altra
sottoposta agli anglo-americani, l'Italia visse i
suoi mesi più tragici, divisa tra Repubblica
sociale, presieduta da Mussolini e vassalla
della Germania, e il Regno, unico potere legittimo
riconosciuto dalle Nazioni Unite.
Cobelligerante dal 13 ottobre, il
governo del Re riorganizzò Forze armate e
amministrazione pubblica e promosse la lotta di
liberazione, ma non ebbe la collaborazione dei
partiti, in massima parte contrari al Re e alla
Monarchia. Sottoposta a pesanti bombardamenti,
invasa, divisa in fazioni e bersaglio di rivalse
estere antiche e nuove, l'Italia faticò a risalire
la china. Lo fece grazie a Vittorio Emanuele III e
a suo figlio Umberto, Luogotenente del
Regno.
Documenti alla mano, nel Convegno di
Vicoforte ne hanno parlato il col. Carlo Cadorna,
il generale CdA Tullio Del Sette, già Comandante
generale dei Carabinieri, il gen. Antonio Zerrillo
e i professori Aldo G. Ricci, già sovrintendente
dell'Archivio Centrale dello Stato, Raffaella
Canovi (Univ. S. Milano), GianPaolo
Ferraioli (Un. Napoli), Rossana Mondoni e Daniele
Comero (Ist. Giorgio Galli), Luca G. Manenti (Un.
Trieste), Massimo Nardini (Un. Firenze), Tito
Lucrezio Rizzo, già Consigliere della Presidenza
della Repubblica, Gianpaolo Romanato (Pontificio
Comitato Scienze Storiche), Giorgio Sangiorgi,
Aldo A. Mola e Alessandro Mella, che ha chiuso i
lavori della giornata di studi. Hanno inviato
messaggi di saluto il Prefetto di Cuneo, il
sindaco di Cuneo, il presidente della Provincia e
sindaco di Mondovì, Luca Robaldo, il
Sottosegretario di Stato Andrea Dalmastro, l'on.
Gianna Gancia, il presidente della Regione Alberto
Cirio e i consiglieri regionali Paolo Bongiovanni,
Matteo Gagliasso e Silvio Magliano.
A conclusione, presenti la sen. Elisa
Pirro, il prof. Gianni Rabbia, presidente
dell'Associazione G. Giolitti, e l'avv. Attilio
Mola (ASS), sono stati presentati gli Atti dei
Convegni del 2021 e 2022 su Il Milite Ignoto e La
marcia su Roma (ed. BastogiLibri), pubblicati con
prefazione di S.A.R. la Principessa Maria
Gabriella di Savoia, che promosse la traslazione
delle Reali Salme da Alessandria d'Egitto e da
Montpellier, propiziata dal Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella.
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